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Assicurazioni agricole, Rolfi: Agea deve a Lombardia 18,5 milioni di euro

assicurazioni agricole agea

Chiesto a Conferenza Regioni intervento ministro Bellanova

A rischio Consorzi difesa che anticipano premi assicurativi

 

L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) deve all’agricoltura lombarda 18,5 milioni di euro per il pagamento di contributi di assicurazioni agricole al comparto zootecnico. Sia per quanto riguarda i danni relativi alle malattie degli animali, allo smaltimento carcasse e alle strutture, sia per quanto riguarda le tempistiche di presentazione delle domande. Lo ha scritto l’assessore regionale ad Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi in una lettera indirizzata al Coordinamento della Commissione Politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni. Con cui si chiede di affrontare la questione urgentemente con il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

Questione grave

“La questione in Lombardia è grave – ha spiegato Rolfi – e merita risposte concrete. La tenuta del sistema dei consorzi di difesa e delle assicurazioni zootecniche che anticipano i premi assicurativi è a rischio. I consorzi non sono banche”. L’importo delle risorse da ricevere in Lombardia per le annualità che vanno dal 2015 al 2019 ammonta 18.520.000 milioni di euro. Pari all’82 per cento del dovuto.

Ritardi folli

“Agea – ha aggiunto Rolfi – sta accumulando ritardi folli nei pagamenti. La situazione diventa paradossale se pensiamo che lo Stato non può rimborsare gli agricoltori per danni a colture assicurabili. Ma poi tarda diversi anni per pagare. Agea  non sta mantenendo fede agli impegni presi. Con la Regione e con gli allevatori”.

Alta diffusione assicurazione

La Lombardia è la regione italiana con la più alta diffusione dello strumento assicurativo. Annovera più del 50 per cento degli allevamenti zootecnici assicurati a livello nazionale.

Primi per polizze in zootecnia

“In ambito zootecnico – ha concluso Rolfi – siamo la prima regione d’Italia. E per le polizze inerenti a questo settore e alle relative strutture abbiamo ricevuto zero euro per le annualità 2018 e 2019. Si arriva al 35 per cento del dovuto per le annualità 2015, 2016 e 2017”.

gus

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