Regole del Bollettino invernale in vigore fino a fine febbraio
Calendario flessibile e adattamento a reali condizioni meteo
Con il nuovo Piano d’azione nitrati, Regione Lombardia ha introdotto un nuovo sistema in Agricoltura per la gestione del periodo di blocco agli spandimenti. Già da anni viene infatti utilizzato il Bollettino previsionale agro meteorologico. Serve per regolamentare, per aree geografiche, il divieto di spandimento invernale di effluenti di allevamento, fertilizzanti e fanghi di depurazione. Il nuovo documento estende l’utilizzo del bollettino a tutto il periodo invernale dal 1° novembre a fine febbraio. Prevede, tra l’altro, la riduzione del periodo continuativo di blocco da 60 a 30 giorni e l’aumento del periodo gestito a bollettino da 30 a 60 giorni. Mantiene tuttavia i giorni complessivi sempre pari a 90.
Agricoltura, blocco agli spandimenti
La riduzione del periodo fisso di divieto permette di rendere i calendari più flessibili e adattabili alle reali condizioni meteorologiche e alle caratteristiche del territorio. Tutto ciò sotto stretto controllo di Regione Lombardia, contemperando meglio l’esigenza di limitare i rischi di impatto sulle acque e sull’aria.
Le indagini della Regione hanno infatti evidenziato come l’utilizzo dei bollettini per programmare le distribuzioni di effluenti zootecnici, vada nella direzione della tutela dell’ambiente in generale e dello stato di qualità delle acque.
La regolamentazione
In sintesi, la decisione di adottare una regolamentazione flessibile nel periodo invernale deriva da un ragionamento tecnico-scientifico di tutela ambientale posto e valutato almeno un anno prima dell’evento emergenziale. La Direttiva non è prescrittiva nell’indicare la durata del periodo di blocco continuativo ma indica che occorre prevederlo. Si ritiene quindi che lo strumento adottato dalla Regione Lombardia sia conforme ai contenuti della direttiva.
Informazioni
La gestione delle operazioni di utilizzo degli effluenti al di fuori del periodo del bollettino nitrati soggiace alle regole della Dgr 3606/2020. In caso di attivazione delle misure di primo livello non è dunque possibile effettuare operazioni di distribuzione ad esclusione delle matrici a basso impatto emissivo di ammoniaca e delle modalità di distribuzione di effluenti e digestati che riducono sensibilmente il pericolo di perdita di ammoniaca nell’atmosfera. Tecniche di distribuzione e matrici ammesse anche nei periodi di divieto per la qualità dell’aria sono contenute nelle Faq pubblicate sul sito della Dg Agricoltrura.
gus/ram