Assessore Bolognini: gioco, studio e salute sono diritti infanzia irrinunciabili
Palazzo Lombardia, sede della Regione, ha celebrato la ‘Giornata Mondiale per i diritti dell’infanzia’, con un convegno intitolato ‘Gioco, cibo per la mente’. All’iniziativa ha preso parte Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità. “Il gioco, lo studio, la salute – ha detto l’assessore – sono elementi fondamentali per la crescita di un bambino e sono diritti irrinunciabili che vanno difesi e potenziati. Per questo, come Regione Lombardia siamo impegnati con azioni di vario tipo. Per permettere ai cittadini di domani di diventare grandi in serenità, vivendo in ambienti sicuri, accoglienti, inclusivi”.
Giocare aiuta a crescere in serenità
Proprio in relazione alla tematica del Convegno, l’assessore Bolognini ha sottolineato che “il gioco è un fattore di crescita sia per i bambini sia per le famiglie. Per garantirlo a tutti, la Regione ha varato, tra l’altro, la misura del finanziamento dei parchi gioco inclusivi. L’obiettivo è permettere a tutti i piccini, di divertirsi. E di crescere insieme senza barriere”.
Raccolta farmaci, un gesto importante
Sempre nell’ambito degli eventi previsti per la ‘Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia’, l’assessore Bolognini parteciperà poi oggi alla campagna nazionale di raccolta di farmaci da banco, alimenti e prodotti pediatrici per i bambini in povertà sanitaria. Alle ore 16.30 sarà alla farmacia milanese Gioia, di via Melchiorre Gioia 135. L’iniziativa vede coinvolti 586 esercizi italiani e oltre 2.500 volontari.
Energie positive a favore dei diritti infanzia
“Regione fa molto per aiutare chi si trova in difficoltà. Iniziative di volontariato come queste sono importanti come supporto alle politiche sociali – sottolinea Bolognini -. Permettono di creare coesione sociale e sensibilizzare la popolazione sui temi trattati. Si liberano energie positive che aiutano a cambiare e a migliorare la società. Grazie alle donazioni di farmaci effettuate oggi, molte famiglie indigenti potranno curare meglio i loro bambini. Inoltre, potranno dedicare parte delle risorse risparmiate per le medicine nel soddisfare altri fabbisogni primari. Dall’alimentazione corretta dal punto di vista nutrizionale al vestiario”.
dbc