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Fondo sociale europeo, via libera a 1,5 miliardi per il programma lombardo

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Fontana: risorse fondamentali per occupazione, istruzione e formazione

Regione Lombardia è tra le prime Regioni italiane ad aver ottenuto, proprio in questi giorni, l’approvazione da parte della Commissione europea (CE) del ‘Programma Regionale a valere sul Fondo Sociale Europeo Plus (PR FSE+) 2021-2027’.

Con una dotazione finanziaria di oltre 1,5 miliardi di euro, il ‘PR FSE+ 2021-2027’ finanzia temi chiave della politica regionale quali l’istruzione, la formazione e il lavoro. Temi orientati, prima di tutto, alla valorizzazione della persona mirando, al contempo, ad affrontare tre sfide fondamentali.

“Da oggi, in una dinamica di continuità e insieme di rilancio rispetto allo scorso settennato – sottolinea il presidente Attilio Fontana – vengono avviate le procedure per arrivare, nel più breve tempo possibile, ad aprire le nuove linee di lavoro e le nuove misure“.

La sfida del lavoro

“La prima sfida – spiega Fontana – è rappresentata dal rilancio dell’occupazione (oltre 460 milioni di euro). Intervenendo prioritariamente sulle persone più svantaggiate e fortemente colpite dalla crisi economica di questi ultimi anni. Ciò avviene attraverso servizi di orientamento, riqualificazione e accompagnamento al lavoro. Ma anche sull’adattamento delle competenze dei lavoratori e sull’innovazione dei modelli organizzativi che si rende necessaria per adottare nuove modalità operative compatibili con le esigenze di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”.

La competitività del sistema

“La seconda – prosegue il governatore – riguarda l’accesso ai servizi di istruzione e formazione (oltre 550 milioni di euro). Servizi funzionali, da un lato, a ridurre il rischio di dispersione scolastica e formativa. E dall’altro, a sostenere percorsi in linea con i fabbisogni di competenze delle imprese, puntando su fattori competitivi per il sistema lombardo”.

Il contrasto alle disuguaglianze

E, ancora, da evidenziare il contrasto alle diseguaglianze e situazioni di marginalità e vulnerabilità sociale di individui e famiglie. Fragilità accentuate dalla crisi economica (oltre 440 milioni di euro). Dando priorità all’accesso a servizi a supporto delle responsabilità genitoriali e di cura e sociosanitari, nonché tramite la prevenzione e il contrasto all’esclusione sociale e al rischio di povertà anche allo scopo di rispondere alle esigenze di gruppi emarginati, passando attraverso la ricostruzione del capitale sociale e di un welfare di comunità.

Servizi innovativi

Infine, il ‘PR FSE+ 2021-2027’ contribuisce all’attuazione di politiche territoriali di contrasto alle fragilità sociali in aree urbane e aree interne. Aree intese come luoghi fisici caratterizzati da particolari condizioni locali sfavorevoli dove sperimentare e concentrare servizi innovativi nei confronti della cittadinanza. Quali ad esempio servizi socio-assistenziali, formativi e abitativi.

gal

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