Fontana e Bolognini: i ragazzi protagonisti del percorso normativo, 3 milioni per promuovere la loro autonomia
“Via libera della Giunta, su iniziativa dell’assessore Stefano Bolognini, alla Proposta di una Legge Regionale interamente dedicata ai giovani tra i 15 e i 34 anni. Un provvedimento ‘per’ i giovani’ e scritto ‘con’ i giovani”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso del consueto appuntamento di scambio degli auguri natalizi con la stampa.
Assessore Bolognini: nella Legge Giovani interventi mirati
“La Legge prevede una serie di interventi – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini – che permetteranno di razionalizzare e rilanciare le politiche di Regione destinate alle ragazze e ai ragazzi lombardi tra i 15 e i 34 anni. Nonché promuovere la loro autonomia, consapevolezza e partecipazione alla crescita della comunità”.
Presidente Fontana: ora l’esame del Consiglio Regionale
A margine del suo discorso, il Governatore ha chiarito: “La Legge, che prevede una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro, è finalizzata a promuovere il percorso di autonomia, il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. Una partecipazione attiva a quella che è la nostra e la loro quotidianità”. Il presidente Fontana ha quindi sottolineato come la legge sia “un risultato frutto di decine di incontri con i nostri giovani di tutti i territori lombardi. E in rappresentanza di varie fasce di età. L’obiettivo è di approvare la Legge in Consiglio entro i primi mesi dell’anno”.
Legge Giovani: dalla formazione alla sostenibilità ambientale
“All’interno della legge – ha spiegato Bolognini – ci sono temi di stretto interesse per i giovani lombardi. Temi emersi anche nel corso degli incontri svolti durante tutto l’anno nei territori, come il lavoro, la formazione, l’istruzione e la sostenibilità ambientale. Abbiamo voluto che i ragazzi lombardi partecipassero sin dall’inizio al percorso di stesura della legge. E si sentissero protagonisti, coinvolgendoli e ascoltandoli, secondo un modello innovativo che auspico sia da esempio al resto del Paese”.
dbc