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Agricoltura, Rolfi: latte lombardo senza residui di antibiotici

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Assessore alla Camera per presentare lo studio dell’Istituto Zooprofilattico su latte bresciano

“Vogliamo dare risalto nazionale, alla Camera dei deputati, a una ricerca scientifica da cui emergono risultati eccezionali sul latte lombardo. I residui di antibiotici, infatti, sono di cento volte inferiore a quanto consentito dalla legge. Ora abbiamo i numeri certi per dire che il latte italiano garantisce una sicurezza alimentare senza pari e che tutte le fake news diffuse da alcuni organi di informazione possono essere smontate con dati scientifici”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, che, nella mattinata di mercoledì 19 maggio, alla Camera dei deputati, insieme al sottosegretario al Mipaaf, Gian Marco Centinaio, e al deputato Guglielmo Golinelli ha presentato i risultati di un’indagine condotta dall’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna sul latte in provincia di Brescia.

Monitoraggio su 1.200 allevamenti del Bresciano

A Brescia, infatti, il monitoraggio sul latte lombardo illustrato alla Camera dei deputati è stato fatto su 1.200 allevamenti di bovini. Con oltre un milione di tonnellate per 52 campioni sulle cisterne. E tutti, infatti, sono risultati negativi sulla presenza di molecole di antibiotici.

Estensione della ricerca alle altre province

“Nel 2021 – ha ricordato l’assessore – estenderemo quindi la ricerca a tutte le province lombarde e ad altre filiere strategiche per la zootecnia. Ovvero quelle di carne e uova. La Lombardia produce il 43% del latte italiano. Ovvero l’elemento base di una Dop economy che porta la bandiera italiana nel mondo. Grazie a prodotti caseari straordinari”.

Massima garanzia per i consumatori

“Vogliamo garantire al consumatore – ha concluso Rolfi – la massima chiarezza sulla sicurezza che i nostri prodotti sanno offrire”.

gus

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