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Ricerca, Regione finanzia con 3,3 milioni progetto ‘Sidera B’

Progetto Sidera B

F.Sala: innovazione è futuro della riabilitazione

Sono stati presentati i risultati del progetto ‘Sidera B’. È una piattaforma tecnologica di servizi integrata con una serie di strumenti per l’erogazione di attività motorio-cognitive di riabilitazione. Tra queste ultime le applicazioni multimediali e in video game.  Gli strumenti, alcuni inossidabili, sono utilizzati anche per il monitoraggio dell’attività fisica e anche del sonno.

Il progetto ‘Sidera  B’

Il progetto ‘Sidera B’ (Sistema integrato domiciliare e riabilitazione assistita al benessere), è stato finanziato da Regione Lombardia (con risorse Por Fesr 2014-2020 -Asse 1). Ha un partenariato di elevato livello scientifico e tecnologico, costituito da centri di ricerca. Nel dettaglio sono: Irccs Fondazione don Carlo Gnocchi onlus, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Liuc-Università Cattaneo e Politecnico di Milano). Le aziende produttrici partecipanti invece sono: AB medica spa, TenactaGroup spa, Amikosrl, Grifo Multimedia srl. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Fondazione Politecnico.

Su 6,3 milioni di euro di investimento complessivo del progetto, Regione Lombardia ha finanziato 3,3 milioni di euro.

‘Sidera  B’, progetto che valorizza la ricerca

“Questi progetti valorizzano la ricerca fatta all’interno delle piccole e medie imprese in collaborazione con Università Centri
di ricerca e grandi imprese”.

Lo ha dichiarato Fabrizio Sala, assessore a Istruzione, Università, ricerca e innovazione di Regione Lombardia.

Progetto Sidera BSostegno alle eccellenze

“Noi – ha aggiunto – vogliamo premiare le eccellenze e i contenuti più innovativi. Negli accordi per la ricerca abbiamo infatti investito quasi 100 milioni che hanno permesso di attivare investimenti complessivi per oltre 185 milioni. È fondamentale mettere in rete le competenze per innovare nella direzione giusta, quella del futuro”.

Sperimentazione

Con l’arruolamento di 141 pazienti nel trial clinico, la sperimentazione ha dimostrato effetti positivi. Si sono registrati sia per la risposta proattiva da parte delle persone, sia per l’efficacia generale del piano riabilitativo. Il miglioramento c’è stato anche nei parametri di salute e della qualità di vita. Il setting domiciliare ha garantito inoltre una maggiore autonomia nella gestione delle attività quotidiane per i pazienti.

Innovazione

Il progetto di ricerca ha portato anche allo sviluppo di una piattaforma multi-dominio. È supportata tra l’altro da tecnologie innovative destinate a pazienti con patologie croniche di particolare rilevanza. Tra queste ricordiamo quelle neurodegenerative, tra cui il Parkinson, gravi cardiopatie e la Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Per queste disfunzioni, ad oggi, non sono disponibili percorsi strutturati, integrati, continuativi, e soprattutto validati nella loro efficacia socio-sanitaria ed economica.

Teleriabilitazione

“Nel prossimo futuro – ha continuato – avremo tante patologie da curare perché in questi due anni è mancata la prevenzione. Ecco perché è fondamentale implementare la teleriabilitazione e il monitoraggio domiciliare come dimostra il Progetto Sidera B, nato
grazie alla rete di competenze. In tempo di pandemia queste piattaforme consentono ai pazienti di proseguire la loro attività riabilitativa da casa e senza problemi”.

“I cittadini – ha proseguito Fabrizio Sala – sono pronti all’innovazione. Vorrebbero infatti poter usufruire di una sempre maggiore digitalizzazione, sia come utilizzo di strumenti, sia come modalità di erogazione del servizio. I prossimi finanziamenti europei per la ricerca dobbiamo quindi concentrarli su progetti che hanno una ricaduta immediata sul territorio. L’unico obiettivo dev’essere quindi volto a migliorare la qualità della vita dei nostri lombardi”.

Ricerca, l’impegno di Regione Lombardia

Regione Lombardia ha concesso nell’ambito della Call Accordi 96,3 milioni di euro a fondo perduto. Tutto ciò ha permesso di attivare investimenti complessivi per oltre 180 milioni. Sono inoltre stati coinvolti complessivamente 186 partner beneficiari.

Regione Lombardia  attraverso la Call Accordi  ha finanziato grandi progetti che presentano un investimento minimo  di spese per  5 milioni di euro. L’intensità di aiuto media è quindi pari al 50% delle opere finanziate con le risorse dell’Asse I del Por Fesr 2014-2020.

gus/ram

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