La Lombardia è patria d’industria ma anche di ‘Mestieri d’eccellenza’, che stando alla classificazione di LVMH sono oltre 280. Comprendono i mestieri di saper-fare nel campo della creazione, dell’artigianato e della customer experience. Se ne è parlato al Teatro degli Arcimboldi a Milano. Presente l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, in occasione della presentazione del progetto ‘Métiers d’Excellence’ di LVMH, gruppo leader mondiale per i beni d’alta gamma.
Non passato, ma futuro
“A giovani, vorrei dire – ha esortato l’assessore – che questo è il momento perfetto per avvicinarsi al mondo dell’artigianato. Non è un settore del passato, ma una strada ricca di opportunità per il futuro. La creatività, l’autenticità e la qualità sono sempre più richieste. L’artigiano moderno – ha aggiunto Mazzali davantia una platea di oltre 500 persone – non è solo un maestro delle sue tecniche, ma anche un imprenditore, un innovatore”. Tra loro tanti studenti dell’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza, che dal palco hanno condiviso la loro esperienza di studio. Presenti anche i maestri artigiani delle Maison del Gruppo LVMH e alcuni dei vincitori del Premio Maestri d’Eccellenza 2024 hanno raccontato il loro percorso professionale.
Tradizione manifatturiera
“Con le sue oltre 28.000 aziende artigiane, ha continuato Mazzali – la Lombardia è il cuore pulsante di una tradizione manifatturiera. Tradizione che crea le collezioni per i più grandi brand del mondo. Da qui, da Milano, nascono le nuove tendenze che non solo influenzano la moda, ma plasmano gli stili di vita globali. Gli artigiani sono veri ambasciatori del nostro ‘saper fare’, tramandano conoscenze secolari e, al contempo, innovano, guardando sempre al futuro. Sono i custodi del Made in Italy, nostro brand amato in tutto il mondo”.
Mazzali ha, quindi, rivolto un ringraziamento ai vertici di LVMH e a tutti gli studenti e artigiani presenti per il contributo del progetto nel valorizzare i mestieri d’eccellenza lombardi e italiani.
“Il loro impegno – ha concluso – non solo celebra il ‘saper fare’, ma garantisce la continuità di una tradizione che è motivo di orgoglio per l’Italia per il Made in Italy e per il mondo”.