La necessità di finanziare la ricerca, favorendo il dialogo con il mondo delle imprese, e l’importanza di puntare su una visione che ponga al centro i territori, valorizzando il ‘puzzle variegato di eccellenze’ presenti a livello locale. Questi i temi chiave dell’intervento dell’assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, che ha partecipato, all’Università degli Studi di Pavia, alla decima tappa del tour ‘Un viaggio tra le eccellenze’, iniziativa nell’ambito della quale vengono visitate le strutture più all’avanguardia degli atenei lombardi facendo il punto sulle diverse iniziative di ricerca, tra cui progetti finanziati da Regione. All’incontro con il rettore dell’ateneo, Francesco Svelto, era presente anche il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega a Controlli, Patrimonio e Digitalizzazione, Ruggero Invernizzi.
L’assessore Fermi ha visitato il polo scientifico Cravino e, in particolare, il Centro di Imaging Molecolare e Cellulare del Centro Grandi Strumenti, il Laboratorio Erc di Biologia Strutturale e i Laboratori di Additive Manufacturing e Stampa 3D.
Fermi: fondamentale finanziare la ricerca
“Fin da inizio legislatura – ha detto Fermi – mi sono impegnato a promuovere e valorizzare al massimo l’eccellenza delle università lombarde, che rappresenta un’enorme opportunità di sviluppo per il territorio. Abbiamo un dna straordinario. Possiamo vantare strutture di ricerca che portano avanti con successo progetti all’avanguardia in tema di innovazione. E noi come Regione siamo impegnati a sostenerle in maniera efficace. Questo è stato un punto chiave su cui ho insistito molto. E’ infatti fondamentale dare nuova linfa alla ricerca, un settore strategico per la competitività del territorio. Il tutto dando strumenti adeguati a chi lavora in questo settore. In quest’ottica stiamo dando un segnale forte e concreto di inversione di tendenza in tema di finanziamenti”.
Ricadute positive per il territorio
“Essere qui, in questa università, legata a doppio filo al territorio pavese e in particolare al mondo delle sue imprese – ha aggiunto l’assessore – è un’occasione per raccogliere spunti preziosi. Tanti sono i progetti dell’ateneo che hanno sfruttato risorse stanziate attraverso i bandi di Regione. Si tratta di iniziative che avranno ricadute positive concrete su territorio”.
“Sono da sempre – ha precisato Fermi – sostenitore di un approccio che pone al centro la valorizzazione dei territori. Accanto al capoluogo Milano, ci sono, nelle diverse province lombarde, tante realtà che bisogna sostenere. Il mondo della ricerca lombarda deve infatti continuare a essere molto variegato, andando a comporre un puzzle di eccellenze in diversi ambiti tematici. Possiamo vantare un’eccellenza in questo settore e dobbiamo essere sempre consapevoli che è necessario mantenere e finanziare questa eccellenza”.
Garantire attrattività della ricerca lombarda
“Regione Lombardia – ha concluso Fermi – mette in campo importanti risorse a favore della ricerca, tra cui, solo per citare un esempio, la recente manifestazione di interesse sulle infrastrutture di ricerca che porterà al bando per lo stanziamento di 50 milioni di euro. Il nostro obiettivo è continuare a garantire l’alto livello di attrattività della ricerca lombarda. Dobbiamo cercare di alzare sempre di più l’asticella per competere in modo efficace con gli altri atenei europei”.
Rettore Svelto: risultati misurabili da progetti finanziati
“Ringrazio Regione perché i risultati che si riescono ottenere grazie alle risorse stanziate per sostenere la ricerca attraverso i diversi bandi sono misurabili – ha detto – il rettore Svelto – si tratta di finanziamenti destinati a progetti che permettono la realizzazione di grandi infrastrutture, ottenendo un duplice risultato: da un alto favorire l’attività scientifica e, dall’altro, creare un terreno propizio per la realizzazione di un rapporto proficuo con il tessuto produttivo del territorio”. (LNews)
I numeri dell’Università di Pavia
L’Università degli Studi di Pavia, fondata nel 1361, è l’ateneo più antico della Lombardia e uno dei più antichi d’Europa. Qui lavorano quasi mille docenti tra ricercatori e professori (ordinari e associati). Gli studenti invece superano quota 26.600.