Un impianto che coniuga in modo efficace sostenibilità ambientale e attenzione al sociale. Così l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione, ha definito la nuova linea robotica inaugurata oggi da A2A presso l’impianto di trattamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), gestito da Amsa all’interno della Seconda Casa di Reclusione di Bollate.
Maione: progetto recupero rifiuti elettrici al carcere di Bollate abbina ambiente e sociale
“La Lombardia – ha detto Maione – è la prima Regione d’Italia per raccolta differenziata di rifiuti RAEE, con un avvio a riciclo di 62.660 tonnellate totali. Il corretto smaltimento di questa tipologia di rifiuti è essenziale per la tutela dell’ambiente e contribuisce a combattere la crescente carenza di risorse. Questo impianto ha uno straordinario valore sociale e farà fare alla nostra Regione anche un grande passo avanti anche in termini di economia circolare”.
In Lombardia vengono raccolte ogni anno circa oltre 5.750 tonnellate di R3, quindi tv e monitor. Con il sistema robotizzato, l’impianto, autorizzato per 1.000 tonnellate annue, potrebbe trattare fino al 17% di quanto raccolto in tutto il territorio regionale.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, anche Giorgio Leggieri, direttore della Casa di Reclusione, Francesca Valenzi, direttore dell’Ufficio Detenuti e Trattamento PRAP Milano, Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa e Patrick Oungre, Group Head of Innovation A2A.
Impianto recupero rifiuti elettrici al carcere di Bollate: innovazione e sostenibilità
La struttura è operativa dal 2018. È stata realizzata all’interno di un contesto peculiare a livello europeo per la custodia attenuata e la partecipazione attiva dei detenuti alle attività offerte. L’impianto rappresenta un modello virtuoso di economia circolare e inclusione socio-lavorativa. Infatti, non solo permette la valorizzazione delle materie prime critiche contenute nei RAEE, come terre rare e metalli preziosi fondamentali per la transizione ecologica, ma offre anche un percorso concreto di formazione professionale.
La nuova linea inaugurata lunedì 21 ottobre da A2A, sviluppata in collaborazione con Hiro Robotics, sfrutta l’intelligenza artificiale e la robotica collaborativa. Unica nel suo genere, consente di ridurre significativamente i tempi di trattamento a 3,5 minuti per monitor rispetto agli attuali 10. E permette, inoltre, di aumentare del 100% la produttività, migliorando la precisione nella separazione dei materiali ed efficientando l’intero ciclo di gestione.
Il progetto ‘LaboRAEE’
Il progetto ‘LaboRAEE’ vede attualmente assunti 5 dipendenti. Grazie a questa nuova tecnologia di automazione avanzata, coinvolgerà un numero crescente di detenuti e contribuirà, attraverso percorsi di upskilling qualificati, alla crescita professionale delle persone impiegate. L’iniziativa è un importante esempio di sostenibilità ambientale e valore aggiunto per la comunità. L’impianto di Bollate consolida sempre di più il suo ruolo di polo d’innovazione e inserimento sociale. Un’iniziativa importante per chi, una volta terminata la pena, si prepara a un nuovo inizio.
Le persone al centro
“Con questo laboratorio e progetto – ha commentato Giorgio Leggieri, direttore della Casa Circondariale di Bollate – si segna un nuovo passo avanti lungo il percorso di innovazione tecnologica, di crescita delle competenze professionali. E, soprattutto, si prosegue nel cammino di crescita della persona che resta sempre al centro di tutto”. “Con l’inaugurazione della nuova linea robotica presso l’impianto di Bollate – ha dichiarato Marcello Milani, ad di Amsa – si promuove un modello di economia circolare che comprende sia la sostenibilità ambientale sia l’inclusione sociale”.