Un aiuto concreto per sostenere le spese dei minori in comunità. La giunta regionale lombarda su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini, come previsto in assestamento di bilancio, ha approvato oggi un incremento del Fondo Sociale Regionale pari a circa 2,85 milioni di euro e i relativi criteri di riparto.
Tali risorse saranno destinate ai piccoli Comuni lombardi. Serviranno per le spese relative ai costi sociali dei minori che, dopo l’allontanamento dal nucleo famigliare a seguito di provvedimento dell’Autorità giudiziaria, vanno accolti in strutture residenziali. Fra queste: comunità educative, comunità familiari e alloggi per l’autonomia.
Spese per i minori, un sostegno ai piccoli Comuni
“Anche quest’anno – afferma l’assessore Lucchini – abbiamo raccolto l’appello giunto dagli amministratori locali dei nostri comuni più piccoli. Per loro, le rette delle strutture hanno un impatto notevole sui loro bilanci. Il nostro impegno ha dunque garantito continuità a un provvedimento apprezzato dai territori e ci ha consentito di ampliare la platea dei beneficiari. Abbiamo infatti destinato il contributo a Comuni non più sino a 3.000 abitanti come lo scorso anno, ma fino a 5.000 abitanti”.
“Queste risorse – conclude la responsabile alla Famiglia – saranno destinate a coprire le spese legate ai costi crescenti dell’accoglienza in Comunità residenziali per minori. È la testimonianza dell’imprescindibile attenzione del governo lombardo alle esigenze delle amministrazioni locali sempre più infrastruttura sociale della nostra regione”.
I costi per le amministrazioni locali
Con un’attenta ricognizione conclusasi nel luglio 2024, i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti sono 333 – su un totale di 1.038 Comuni – e rappresentano dunque il 32% del totale. I costi sostenuti nel 2023 da queste amministrazioni dovute a interventi in Comunità residenziali per minori sono pari a 13.623.552 euro.
Modalità di riparto
Attraverso l’approvazione di un successivo provvedimento la Direzione Generale Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità approverà il piano di riparto, le modalità di utilizzo e le tempistiche per la rendicontazione di tale quota straordinaria.