La Regione Lombardia dimostra anche nel 2023, ‘una buona capacità di realizzazione del bilancio’, conseguendo un risultato di competenza positivo rispetto al 2022.
Lo si legge nella relazione sul giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Lombardia per il 2023, illustrato oggi dalla Corte dei Conti di Milano alla presenza del presidente Attilio Fontana e del vicepresidente Marco Alparone.
Parifica Corte dei Conti su rendiconto 2023, positivi indicatori di rendiconto
La solidità viene testimoniata dai positivi indicatori di rendiconto. Tra questi il fatto che Regione Lombardia nel 2023 ha pagato le fatture dei propri fornitori con una media di circa 17 giorni di anticipo rispetto alla data di scadenza ossia entro 13 giorni dal ricevimento della fattura. “Solidità del bilancio, la robusta liquidità, il basso profilo di debito – ha detto il governatore – insieme ai risultati finanziari equilibrati e ad un sistema sanitario efficiente, ci hanno consentito di ricevere un ottimo rating da parte dell’agenzia Moody’s (Baa2) a livello addirittura più alto di quello della Repubblica (Baa3)”.
Presidente Fontana: Corte dei Conti ha apprezzato la nostra grande solidita’ finanziaria
Riguardo ai rilievi contenuti nella relazione della Corte dei Conti sull’esercizio 2023, in cui vengono definiti ‘particolarmente rilevanti’ i residui passivi riconducibili alla spesa sanitaria – degli oltre 19 miliardi di residui passivi finali, poco più di 17 miliardi afferiscono alla gestione sanitaria accentrata – è arrivata la puntualizzazione del presidente Fontana.
“Proprio con riferimento al Sistema Sanitario lombardo – ha affermato Fontana – tengo ad evidenziare come l’obiettivo di rendere la sanità sempre più vicina ai bisogni dei cittadini si sia concretizzato, nel corso dell’ultimo anno, con la realizzazione di nuove case di Comunità (126 ad oggi), l’attivazione di nuovi posti letto negli Ospedali di Comunità e il rafforzamento il raccordo tra Case di Comunità e le reti territoriali dei servizi sanitari e sociosanitari. Inoltre, per quanto riguarda le liste di attesa, nel 2023 sono state erogate circa 680.000 prestazioni di primo accesso in più rispetto al 2022 mentre il numero di prenotazioni effettuate tramite la Rete Regionale di Prenotazione nell’anno 2023 supera di circa 780.000 prestazioni quelle del 2022. Regione eroga, altresì, molteplici prestazioni extra-lea tra cui, a titolo meramente esemplificativo cito i 4,5 milioni per i farmaci di classe C e i 7 milioni spesi per la formazione ai medici specialisti”.
“L’esercizio finanziario 2023 della Regione Lombardia – ha commentato il presidente Fontana – si è concluso, dunque, con un risultato di amministrazione positivo, evidenziato anche dalla Corte dei Conti, con un avanzo di 415,98 milioni”.
Il presidente nel corso del suo intervento ha voluto ricordare i provvedimenti in favore dei cittadini e del territorio lombardo. A titolo esemplificativo ha menzionato l’incremento delle unità immobiliari connesse con Banda Ultra Larga; gli importanti passi avanti nel percorso verso il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0; i giovani formati grazie ai percorsi di Formazione Professionale e ITS Academy.
Il governatore: prossima sfida l’attuazione dell’Autonomia Differenziata
“Una delle grandi e fondamentali sfide che ci attende – ha sottolineato il presidente Fontana – è l’attuazione dell’Autonomia Differenziata. La legge 86 del 26 giugno 2024 costituisce un passaggio importantissimo per l’attuazione del cosiddetto regionalismo differenziato. Il referendum sull’autonomia del 2017, proposto da alcune regioni tra cui la Lombardia, aveva dato nuova spinta al percorso. Gli sforzi intrapresi hanno visto concretizzarsi l’obiettivo con l’approvazione della recente legge statale. Sebbene questo sia un grande traguardo, il lavoro per attuare il regionalismo differenziato è ancora lungo”.
Il giudizio di parifica mette in evidenza la formazione di un disavanzo di 1,55 miliardi, in parte proveniente dall’esercizio 2022, riconducibile alla scelta regionale di confermare, anche nel 2023, il ricorso alla copertura di spese di investimento attraverso debito solo autorizzato con legge, ma non contratto nel corso della gestione.
“Il disavanzo formatosi al termine dell’esercizio – ha chiarito il governatore – è dovuto interamente a ‘disavanzo da debito autorizzato ma non contratto’. Ciò dimostra la grande solidità finanziaria di Regione e un sapiente utilizzo delle risorse. Di anno in anno, il nostro bilancio comunque ci autorizza ad essere soddisfatti”.